10 Novembre 2025 - di Alessia Giammona
Worldpackers
come funziona e com’è davvero vivere un’esperienza di volontariato all’estero
Per chi ancora non mi conoscesse, sono Alessia, e anche io sono partita per un’esperienza di volontariato con Worldpackers, anche se quello che ho trovato è stato molto di più: una seconda famiglia, un’isola che non dimenticherò mai e la consapevolezza che si può viaggiare in modo diverso!
Oggi voglio raccontare proprio questo: cos’è davvero Worldpackers, come funziona, quanto costa, e soprattutto com’è vivere quest’esperienza in prima persona.
Se anche tu stai pensando di partire, ma hai mille dubbi o paure, spero che leggere la mia esperienza ti aiuti a capire se può essere il passo giusto per te.
Cosa troverai qui
Com’è iniziato tutto…
C’è stato un momento nella mia vita, dopo essermi laureata, e dopo aver fatto un’esperienza lavorativa come assistente di volo, in cui ho sentito la necessità di staccare, di partire, ma non per fare una semplice vacanza… avevo proprio voglia di vivere una nuova esperienza.
Ma nonostante la voglia fosse tanta, c’è sempre stato un grande ostacolo: i SOLDI.
Si sa, viaggiare non è sicuramente economico, e partire per un’esperienza lunga mesi avrebbe rappresentato una spesa importante. Così ho iniziato a cercare un modo per partire senza spendere troppo, pur sempre vivendo un’esperienza autentica. E proprio così ho scoperto Worldpackers.
All’inizio ero solo curiosa: un sito che prometteva vitto e alloggio in cambio di qualche ora di lavoro? Ho iniziato a leggere un po’ di recensioni, le esperienze di altri viaggiatori, e piano piano ho capito che si trattava di un modo completamente nuovo di vivere il viaggio, e soprattutto che mi permettesse di viaggiare risparmiando.
Cos’è Worldpackers?
Worldpackers è una piattaforma che mette in contatto viaggiatori e host da tutto il mondo: ostelli, guesthouse, progetti ambientali, comunità artistiche, ONG, perfino famiglie.
In cambio di un aiuto concreto — che può essere cucinare, accogliere ospiti, curare il giardino o creare contenuti — si riceve ospitalità, cibo e soprattutto un posto nel mondo per un po’.
Non è un lavoro, non è volontariato in senso stretto: è uno scambio, un modo per condividere tempo e cultura, per imparare qualcosa e lasciare un piccolo contributo.
Cena con il team di volontari de La Ventana Azul
È proprio questo concetto di “scambio” che mi ha colpita.
Perché come ho sempre pensato, viaggiare non dovrebbe essere solo visitare un posto e scattare foto, ma viverlo.
Imparare le parole della lingua locale, conoscere le persone che ci vivono, scoprire che la felicità può anche essere una cena in comune preparata con quello che si trova in dispensa.
Ed è questo che ho vissuto con Worldpackers!
La mia esperienza
Durante un’escursione per Gran Canaria con Anna, altra volontaria dagli Stati Uniti
1- La scelta di Worldpackers e il profilo
Dopo essermi licenziata dal mio lavoro come assistente di volo con Ryanair, mi sono ritrovata in un momento in cui avevo bisogno di rallentare e capire cosa volessi davvero fare. Non avevo ancora un piano preciso per il futuro, ma sentivo il desiderio forte di vivere un’esperienza diversa, qualcosa che mi permettesse di mettermi in gioco, conoscere nuove persone e, perché no, scoprire un posto nuovo nel mondo.
Avevo davanti qualche mese libero, e sapevo di volerli trascorrere all’estero. L’unico problema era il budget: volevo partire, ma senza dover spendere una cifra esagerata. Così ho iniziato a cercare alternative, finché mi sono imbattuta in Worldpackers.
All’inizio ero un po’ scettica — non conoscevo nessuno che l’avesse provata. Ma più leggevo esperienze e recensioni, più mi convincevo che potesse essere un modo concreto per viaggiare in modo diverso, più sostenibile e più autentico.
Così ho deciso di provarci. Mi sono iscritta, ho scelto la membership base e ho iniziato a costruire il mio profilo: qualche foto, una breve descrizione, le lingue che parlo, le mie passioni e quello che potevo offrire come volontaria. In quel momento non avevo ancora idea di dove mi avrebbe portata tutto questo, ma ero già entusiasta all’idea di partire per una nuova avventura!
2. La scelta della destinazione e delle offerte
Dopo aver completato il profilo, è arrivato il momento più interessante: scegliere la destinazione.
Su Worldpackers puoi filtrare le esperienze in base al tipo di lavoro, alla durata, al Paese: io sapevo di voler partire tra settembre e novembre, quindi cercavo un posto caldo, ma che fosse sempre in Europa, per evitare costi troppo alti con i voli.
Così ho iniziato a guardare tra le varie proposte e, in poco tempo, le Isole Canarie mi hanno completamente conquistata!
Ho impostato i filtri e iniziato a leggere una per una le descrizioni dei progetti: cosa chiedevano, cosa offrivano, quante ore di lavoro settimanali erano previste, se includevano pasti o attività extra. Questa parte richiede un po’ di tempo, ma è anche quella più importante — scorrere tra le foto, immaginare la tua vita in quel posto, capire che tipo di esperienza stai cercando.
Io volevo un’esperienza che mi permettesse di stare a contatto con le persone, di vivere in un ambiente sociale e dinamico. Per questo ho iniziato a candidarmi principalmente per ostelli.
Con Anna durante un’escursione in giro per Gran Canaria
Notte passata in spiaggia a Playa de Güigüí con gli altri volontari
3. La scelta finale dell’host
Dopo qualche giorno ho ricevuto due risposte positive, entrambe da ostelli a Gran Canaria. Con entrambi gli host ho iniziato a parlare per capire meglio cosa cercavano e cosa offrivano. Con uno dei due ho fatto una videochiamata, che secondo me è una cosa fondamentale: è il modo migliore per conoscersi, chiarire le aspettative da entrambe le parti e capire se c’è sintonia.
Alla fine ho scelto di partire con La Ventana Azul, un ostello sul mare a Las Palmas. Mi chiedevano circa 25 ore di lavoro a settimana, con due giorni liberi, e in cambio offrivano l’alloggio, la possibilità di partecipare agli eventi organizzati per gli ospiti, alcuni pasti e anche lezioni di surf.
Era esattamente quello che cercavo: un posto accogliente, pieno di energia e persone da ogni parte del mondo!
Quando ho ricevuto la conferma ufficiale, ho prenotato il volo senza pensarci due volte. Non avevo idea di cosa mi aspettasse davvero, ma una cosa era certa: stavo per partire per un’esperienza completamente nuova!
Tramonto a El Confital con Anna e gli altri volontari
4. La mia esperienza a Gran Canaria
Sono partita a settembre, completamente da sola. Avevo tanta voglia di partire, ma anche un po’ di ansia, perché non sapevo davvero cosa aspettarmi. Era la mia prima esperienza con Worldpackers e, anche se avevo letto tanto, viverla in prima persona è tutta un’altra cosa.
Appena arrivata a La Ventana Azul, però, ho capito che ero nel posto giusto. Mi ha aperto la porta un ragazzo tedesco, un volontario che stava finendo la sua esperienza. Mi ha fatto fare un giro dell’ostello, mi ha spiegato tutto quello che dovevo sapere e mi ha mostrato il letto dove avrei dormito le prime notti, in attesa che si liberasse la stanza dei volontari.
Dopo pochi giorni mi sono spostata nella camera condivisa con gli altri tre volontari: due letti a castello, zaini ovunque e chiacchiere fino a tarda sera.
La convivenza è stata una delle parti più belle: si crea in fretta un senso di gruppo, di famiglia, anche se durante l’intera esperienza i volontari cambiano.
La vita in ostello è così: un continuo entrare e uscire di persone, culture, lingue ed esperienze.
Conoscevo ogni giorno qualcuno di nuovo, e tra volontari e ospiti non mancavano mai i momenti per socializzare. Organizzavamo serate, escursioni, giornate in spiaggia a fare surf o semplicemente a rilassarci al sole. Era impossibile annoiarsi.
Escursione a Maspalomas, una giornata di lavoro, Pancakes Sunday
5. La mia routine a La Ventana Azul
Il lavoro era ben organizzato: 25 ore a settimana con due giorni liberi.
I miei compiti variavano — stavo alla reception, mi occupavo dei check-in e dei check-out, tenevo puliti gli spazi comuni (la cucina, il salotto, la terrazza, le scale e i bagni) e preparavo i letti per i nuovi ospiti.
Ogni settimana, poi, avevo il compito di organizzare un’attività, come la serata tacos o quella italiana. Erano momenti divertenti, in cui tutti si ritrovavano e si creava un’atmosfera davvero familiare.
Nei giorni liberi andavo in giro per l’isola, e Gran Canaria mi ha sorpresa fin dal primo giorno. Ha spiagge bellissime, paesaggi completamente diversi tra nord e sud, villaggi colorati e tramonti che sembrano infiniti. È un posto che ha un ritmo tutto suo, più lento, ma pieno di vita.
Alla reception, serata gnocchi, una mattina in terrazza, aperitivo a El Confital
6. Ho deciso di tornare
In teoria sarei dovuta restare fino a novembre, ma due mesi non sono bastati. Quando è arrivato il momento di rientrare, non ero pronta a lasciare quel posto, né le persone che nel frattempo erano diventate parte della mia quotidianità. Così, dopo qualche settimana in Italia, ho deciso di tornare a gennaio per un altro mese.
Guardando indietro, posso dire che è stata un’esperienza che mi ha insegnato tanto. Ho imparato a convivere con persone diverse, ad adattarmi e a fidarmi di più di me stessa. Non tutto è stato perfetto — ci sono stati giorni più faticosi di altri— ma rifarei tutto da capo, senza cambiare nulla!
Ma quindi…
COME FUNZIONA WORLDPACKERS?
Ora che conoscete la mia esperienza, è arrivato il momento di capire come funziona e di chiarirvi quei dubbi che avevo anche io prima di iniziare.
Quando ho scoperto Worldpackers, sarò sincera non ci capivo molto. Avevo letto qua e là che permetteva di viaggiare “scambiando” qualche ora di lavoro con vitto e alloggio, ma non avevo idea di come funzionasse davvero.
Poi, una volta registrata e iniziato a usarlo, ho capito che è molto più semplice di quanto sembri.
Worldpackers è una piattaforma che mette in contatto viaggiatori e host da tutto il mondo: ostelli, guesthouse, fattorie, scuole, ONG e progetti locali che cercano una mano in cambio di ospitalità.
Il tutto in un ambiente sicuro, con recensioni reali e una community super attiva.
In pratica, tu offri parte del tuo tempo e delle tue capacità — che sia accogliere gli ospiti, aiutare nella cucina, gestire i social o semplicemente tenere in ordine gli spazi comuni — e in cambio ricevi alloggio gratuito (e spesso anche pasti, attività o lezioni).
Il bello è che ogni esperienza è diversa: puoi vivere per un mese in un ostello fronte mare, aiutare in una scuola in Portogallo o unirti a un progetto eco-sostenibile in Asia.
E la parte migliore? Tutto inizia da un semplice profilo online.
Ecco, quindi, come funziona nel pratico e cosa serve per partire con la tua prima esperienza Worldpackers.
creare il proprio profilo
Step 1
La prima cosa da fare è registrarsi su Worldpackers e creare il proprio profilo.
È un po’ come il tuo biglietto da visita: più è curato, più gli host saranno invogliati a contattarti!
Scrivi una breve presentazione, raccontando chi sei, cosa ti piace, perché vuoi vivere un’esperienza di volontariato all’estero. Aggiungi foto reali e naturali, i tuoi profili social (per dare maggiore credibilità), e non dimenticare di completare la sezione “Competenze”. Anche se ti sembra di non avere abilità specifiche, fidati: ogni esperienza può essere utile — saper parlare una lingua, cucinare, organizzare attività, comunicare con le persone, usare i social…
💡 Consiglio
Fai i certificati Worldpackers Academy: sono brevi video-lezioni gratuite che mostrano la tua voglia di imparare e rendono il tuo profilo più professionale e affidabile agli occhi degli host.
scegliere l’esperienza giusta
Step 2
Una volta sistemato il profilo, arriva la parte più divertente: cercare l’esperienza perfetta per te!
Su Worldpackers trovi davvero di tutto: ostelli, fattorie, progetti sociali, eco-villaggi, scuole di surf, guesthouse e molto altro.
Per evitare di perderti tra le tantissime opzioni, usa i filtri di ricerca, che ti permettono di selezionare:
Destinazione (paese o città)
Tipo di progetto (ostello, ONG, agricoltura, community project…)
Periodo di partenza e durata
Cosa viene offerto (solo alloggio o anche pasti, corsi, attività extra)
Prenditi un po’ di tempo per leggere bene le descrizioni: scoprirai che ogni host ha le sue regole e le sue aspettative, cerca cose diverse e offre cose diverse.
💡 Consiglio
Prima di candidarti, cerca il posto su Google Maps, Instagram o TikTok: potrai farti un’idea dell’ambiente, della zona e delle vibes che si respirano davvero!
la candidatura
Step 3
Quando hai trovato le esperienze che ti ispirano, è il momento di inviare la candidatura!
Scrivi sempre un messaggio personalizzato: spiega perché vuoi partecipare, cosa puoi offrire e perché pensi di essere adatto a quella posizione.
E qui arriva uno dei consigli più importanti:
💡 Consiglio
Non candidarti solo per un’esperienza!
A volte gli host non rispondono subito, hanno già troppi volontari o cercano profili diversi. Fai domanda per più progetti che ti piacciono: in questo modo aumenti le possibilità di trovare quello giusto, senza restare “bloccato” in attesa di una sola risposta.
Step 4
parlare con gli host
Quando un host accetta la tua candidatura, potrai iniziare a chattare con lui direttamente sulla piattaforma.
Questo è il momento in cui potete conoscervi davvero: chiedi tutto quello che ti serve sapere — orari, tipo di alloggio, altri volontari, pasti inclusi, attività, ambiente circostante.
Se puoi, organizza una videochiamata: ti aiuterà a capire se c’è sintonia e se il posto è davvero quello giusto per te.
💡 Domande da fare all’host
Quante ore si lavora e per quanti giorni a settimana?
L’alloggio è condiviso o privato?
Ci sono altri volontari?
I pasti sono inclusi?
Che tipo di attività si fanno nel tempo libero?
Come sono strutturati i turni di lavoro?
Step 5
confermare e partire
Una volta che tu e l’host siete d’accordo, non ti resta che confermare la candidatura tramite la piattaforma, scegliere le date e… comprare il biglietto! ✈️
Worldpackers offre anche un’assicurazione base inclusa con la membership, nel caso qualcosa andasse storto (come un host che cancella all’ultimo minuto), quindi puoi partire con più tranquillità.
Se vuoi iniziare anche tu a viaggiare con Worldpackers, ho un piccolo regalo per te: uno sconto sulla tua iscrizione annuale!
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Ti farà risparmiare un po’ e sarà il primo passo del tuo prossimo viaggio! 🌍✨
FAQ
Qui ho raccolto qui sotto le domande più comuni che ricevo o che anch’io mi sono posta prima di partire, così da chiarire ogni dubbio!
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Worldpackers è una piattaforma che mette in contatto viaggiatori e host (come ostelli, ONG, famiglie, eco-progetti, ecc.) in tutto il mondo. In cambio di qualche ora di aiuto al giorno, ricevi ospitalità gratuita — e spesso anche altri vantaggi come pasti o attività.
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Sì, Worldpackers offre tre tipi di abbonamento annuale, ciascuno con prezzi e benefici diversi (come coperture aggiuntive, accesso a esperienze speciali o la possibilità di viaggiare in coppia). L’iscrizione è necessaria per poter contattare gli host, candidarsi alle esperienze e usufruire della garanzia del programma.
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Dipende dal Paese in cui vuoi andare. Worldpackers non fornisce visti, quindi devi sempre rispettare le leggi locali in base alla tua nazionalità. In molti casi basta il visto turistico, ma verifica sempre prima di partire.
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Sì, la piattaforma ha un sistema di recensioni reciproche, assistenza 24h e una copertura in caso di esperienze che non vadano come previsto. Leggere le recensioni degli host è il modo migliore per scegliere con tranquillità.
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Puoi fare entrambe le cose! Molte posizioni accettano viaggiatori singoli, ma esistono anche opportunità pensate per coppie o amici che vogliono condividere l’esperienza.
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La durata varia: da una settimana a diversi mesi. Dipende dall’accordo con l’host e dalla disponibilità reciproca.
Se hai altri dubbi o vuoi scoprire di più sul mondo di Worldpackers, dai un’occhiata qui!

